La sordità rinogena comprende quelle forme di ipoacusia che riconoscono come fattore scatenante e mantenente una flogosi a carico delle cavità nasali e della rinofaringe. La comunicazione fra l'orecchio medio e il naso è realizzata da una struttura, tappezzata da cellule di tipo respiratorio, denominata Tuba di Eustachio. Una flogosi o altra patologia interessante l'apparato respiratorio può così interessare anche l'orecchio. In presenza d'infiammazione la tuba si rigonfia e l'areazione e il drenaggio dei secreti dell'orecchio medio non è più efficace.
L'orecchio medio, in condizioni normali, contiene aria alla medesima pressione di quella esistente nel condotto uditivo esterno. Per mantenere questa condizione pressoria, la tuba si apre, ogni cinque minuti circa, con meccanismo attivo ad ogni deglutizione, durante la masticazione, nello sbadiglio ed anche durante il sonno. Quando la tuba non svolge più la sua funzione del liquido trasuda nell'orecchio medio, si instaura così l'otite media secretiva.
LA TUBA DI EUSTACHIO
Non deve essere considerata un'entità separata dalle strutture che la circondano ma è parte integrante degli organi contigui come il naso, la nasofaringe, l'orecchio medio, e la mastoide. Nella parete posteriore della nasofaringe sono presenti le adenoidi. E' importante ristabilire con tempestività la normale pervietà tubarica, in quanto la presenza di liquido nell'orecchio può portare ad alterazioni auricolari più importanti che possono portare a interventi chirurgici successivi. Nel caso in cui il versamento presente nell'orecchio si infetti ad opera di agenti batterici o virali si produce l'otite purulenta, malattia frequente nei bambini, talvolta la perforazione della membrana timpanica permette l'evacuazione del materiale infetto. In alcuni casi, per l'eccessiva fragilità timpanica o per l'effetto necrotizzante delle tossine batteriche, può residuare una perforazione più o meno estesa del timpano che costituisce l'esordio di una otite cronica.
CENNI SULLA PATOLOGIA TUBARICA
La Tuba può essere interessata da processi patologici di natura infiammatoria, malformativa o tumorale a partenza primitivamente dalla tuba o per estensione secondaria da uno dei distretti che fanno parte della cosiddetta unità rinofaringotubarica.
Sono causa di alterata funzionalità tubarica:
- Processi infiammatori, come le sinusiti, che colpiscono la tuba insieme alla rinofaringe e al naso.
- Ostruzione nasale cronica, specialmente nell'adulto con deviazioni settali, speroni ossei, rinopatie ipertrofiche, poliposi nasale, polipo antro coanale, tumori delle fosse nasali o sinusali, cisti rinofaringee , angiofibroma giovanile.
- Palatoschisi (per l'ipoplasia del muscolo elevatore del velo palatino e per la ristrettezza del lume tubarico)
- Ipertrofia adenoidea
- Allergia nasale.
CENNI SULLA PATOLOGIA NASO-SINUSALE
Molte patologie naso-sinusali possono influenzare la funzione della tuba di Eustachio e di conseguenza l'orecchio medio. Una rinite virale o allergica, una sinusite acuta o cronica possono essere responsabili dell'ostruzione della tuba.
Quando avvengono variazioni patologiche nella mucosa nasale o paranasale si modificano le caratteristiche del secreto nasale che può divenire denso e/o purulento e i normali percorsi delle secrezioni possono subire variazioni significative.
Anche ostruzioni meccaniche, ad esempio deviazioni settali importanti o speroni osteo-cartilaginei possono alterare i normali percorsi di deflusso. In questi casi i 2 maggiori percorsi delle secrezioni possono unirsi prima di raggiungere l'ostio della tuba e interessarlo direttamente, invece di circondarlo (vedi Figura). Le conseguenze possono essere importanti per la clearance mucociliare tubarica. Inizialmente la Tuba può rimanere resistente alle secrezioni patologiche, tuttavia in base alla durata e alla virulenza dell'evento patologico, può istaurarsi una disfunzione tubarica secondaria alla congestione, alla flogosi del tessuto linforeticolare peritubarico, e all'ostruzione diretta dell'orifizio tubarico da parte del secreto patologico.
CENNI SULLA PATOLOGIA ADENOIDEA
Le adenoidi sono masse di tessuto simili alle ghiandole linfonodali che si trovano disseminate in tutto l'organismo, come ad esempio nel collo, nella regione ascellare o inguinale. Esse sono situate posteriormente al naso dietro al palato molle, e sono visibili attraverso il naso o il cavo orale mediante gli endoscopi.
Le adenoidi sono situate in prossimità del passaggio dell'aria nell'organismo e hanno la funzione di barriera contro i germi che penetrando nell'organismo causano le infezioni. Fanno parte del sistema immunitario aiutandolo allo sviluppo degli anticorpi contro i germi che aggrediscono il corpo umano.
I disturbi più comuni a carico delle adenoidi e delle tonsille sono le infezioni ricorrenti (della gola e dell'orecchio).L'ingrossamento significativo adenotonsillare causa problemi respiratori e della deglutizione.
La sintomatologia è caratterizzata dalla difficoltà alla respirazione nasale, frequente respirazione orale, voce nasale, respirazione rumorosa durante il giorno, infezioni ricorrenti dell'orecchio, russamento, interruzione della respirazione, per alcuni secondi, la notte durante il russamento (apnea del sonno).
La respirazione orale, causata dall'ingrossamento delle adenoidi, può essere responsabile di malformazioni della faccia e allineamento improprio dei denti con malocclusione.
L'adenoidectomia può essere un trattamento efficace nei bambini che hanno spesso dolore all'orecchio, accompagnato dalla presenza di fluido nell'orecchio medio (siero-mucotimpano).
L'IPERTROFIA ADENOIDEA E LA MODERNA CHIRURGIA SOTTO CONTROLLO ENDOSCOPICO UNA MAGGIORE SICUREZZA ANCHE PER L'APPARATO UDITIVO
L'intervento chirurgico di adenotomia è volto ad eliminare il tessuto adenoideo presente nel modo più completo possibile. Viene effettuato in anestesia generale, normalmente mediante intubazione oro-tracheale.
La moderna chirurgia delle adenoidi si avvale dell'utilizzo degli endoscopi per visualizzare direttamente il campo operatorio ed in particolar modo la rinofaringe, dove sono situate le adenoidi.
In questo modo tutte le manovre chirurgiche vengono effettuate con la visione diretta del chirurgo e non alla cieca come per molti anni è stato effettuato. I vantaggi indubbi sono: 1) una maggiore precisione dell'atto chirurgico che consente senz'altro una più completa rimozione del tessuto adenoideo, 2) una maggiore sicurezza nel preservare strutture importanti come gli osti tubarici che permettono la funzione di ventilazione dell'orecchio medio e così della funzione uditiva, 3) una maggiore selettività in presenza di vasi sanguinanti con un trattamento più accurato delle eventuali complicanze.
L'intervento sotto visione endoscopica permette inoltre la valutazione diretta della patologia adenoidea, con una documentazione mediante videoregistrazione anche delle fasi dell'intervento ed inoltre la possibilità di valutare anche le alterazioni macroscopiche che entrano in diagnosi differenziale con l'ipertrofia adenoidea come ad esempio le neoformazioni cistiche o la presenza di polipi o tumori nella rinofaringe
Nei casi di sordità di tipo rinogeno talvolta bisogna associare l'intervento di adenoidectomia con il drenaggio transtimpanico e il posizionamento di un tubicino di ventilazione attraverso la membrana timpanica.