CENNI DI ANATOMIA
La laringe è un organo che permette la fonazione, la respirazione e la deglutizione, è costituita, da strutture cartilaginee articolate per mezzo di legamenti. Le principali sono: la cartilagine tiroidea, la cricoidea, l' epiglottide e le due aritenoidee. Le cartilagini sono dotate di notevole mobilità, garantita da una muscolatura. La cartilagine cricoide fa da elemento portante di tutta la struttura; anteriormente alla cartilagine tiroidea si trova la ghiandola tiroide; le cartilagini aritenoidee permettono la motilità delle corde vocali che vibrando consentono la formazione della voce. La cartilagine epiglottide durante la deglutizione, funzionando come una valvola permette il passaggio del cibo nel canale alimentare evitandone l'ingresso nella via respiratoria. La cartilagine tiroidea nel maschio forma una prominenza nota come pomo d'Adamo. L'apertura della glottide e la diversa tensione delle corde vocali, regolano l'ampiezza e l'intensità dei suoni. Il timbro dei suoni è invece dovuto ad armoniche prodotte nelle cavità sopra-laringee (tra queste, i seni del massiccio facciale del cranio).
Disfonie
La modificazione della qualità della voce è denominata disfonia. Questo sintomo, peraltro di comune riscontro, se protratto nel tempo deve essere indagato opportunamente, mediante una visita di controllo specialistica otorinolaringoiatrica. La comparsa di questo sintomo può talvolta essere associata a difficoltà alla deglutizione, all'alterazione della respirazione ed alla tosse. Possiamo classificare le disfonie in due gruppi principali: Organiche causate da alterazioni morfologiche delle corde vocali, Funzionali dovute ad un disturbo della motilità delle strutture implicate nella emissione della voce. Ogni patologia situata sulle corde vocali causa disfonia organica: processi infiammatori acuti e cronici, traumi laringei esterni ed interni, neoplasie benigne e maligne della laringe, paralisi cordale di origine organica.
Patologia laringea da reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastro-esofageo può manifestarsi inizialmente con sintomatologia laringea (sensazione di corpo estraneo in gola, tosse, alterazione della voce specialmente la mattina, bruciore in gola). Mediante un'accurata raccolta anamnestica ed un'attenta valutazione endoscopica della laringe sarà possibile evidenziare i segni tipici di questa patologia (iperemia delle corde vocali e della mucosa aritenoidea ed inter-aritenoidea che può anche apparire di colorito pallido, candida della base della lingua, pallore dei seni piriformi).
Disfonie da non corretto utilizzo della voce
Nelle disfonie funzionali possiamo riconoscere fattori scatenanti: sforzi vocali prolungati per cause professionali, una non corretta tecnica di emissione vocale, fenomeni imitativi familiari nel bambino. Il confine tra disfonie organiche e funzionali non è sempre così ben delimitato, infatti spesso vi è una sovrapposizione, esempio tipico è la presenza di noduli cordali che costituiscono un' alterazione morfologica, espressione di un errato utilizzo delle corde vocali protratto nel tempo. La diagnosi si avvale di una accurata anamnesi a cui segue un'esame obbiettivo che viene effettuato mediante video-endoscopia che garantisce di valutare le minime alterazioni morfologiche e funzionali della laringe. Le disfonie funzionali vengono trattate con la terapia logopedica, mediante esercizi di rieducazione della fonazione e di impostazione della respirazione, sotto il controllo e la guida di un terapista specializzato.
FONOCHIRURGIA
Questo termine si riferisce a qualsiasi intervento chirurgico ideato per migliorare o ripristinare la voce. L'intervento, in anestesia generale, viene usualmente effettuato in microlaringoscopia diretta cioè mediante l'utilizzo di un sistema di esposizione e sospensione della laringe con la visualizzazione delle corde vocali mediante il microscopio operatorio. I vantaggi di questa metodica sono: una visione notevolmente ingrandita, l'utilizzo di strumenti chirurgici con entrambe le mani, l'impiego di speciali laser, ciò garantisce una elevata precisione dell'atto chirurgico. Generalmente il paziente viene dimesso lo stesso giorno dell'intervento o il giorno successivo.
Tumore della laringe
Un capitolo a parte deve essere dedicato alle lesioni del distretto laringeo di natura neoplastica. Una prima distinzione delle neoplasie laringee è di ordine topografico : neoplasie endolaringee (sulle corde vocali, sopra le corde vocali, sotto le corde vocali) e del margine della laringe. Eziopatogenesi pressoché sconosciuta, riconosce fattori predisponenti: generali quali l'età (50-60) la razza (bianca) e il sesso (maschile) e locali (il fumo, l'alcool, il cattivo utilizzo della voce). La sintomatologia d'insorgenza è in rapporto alla sede all'estensione della neoplasia. possiamo suddividerle in : alterazione della voce (disfonia) , alterazione della respirazione (dispnea), alterazione della sensibilità (senso di corpo estraneo in gola, tosse, nevralgie), alterazione della deglutizione ( disfagia), sintomi generali (perdita ponderale, cachessia). La diagnosi si avvale dell'endoscopia laringea corredata talvolta da esame TC con e senza mezzo di contrasto del distretto laringeo, ma la diagnosi di certezza si ottiene solo mediante prelievo bioptico della lesione in microlaringoscopia diretta in sospensione con esame istologico. La prognosi dipende dalla tempestività della diagnosi e quindi dalla precocità del trattamento a cui si associa la sede, l'estensione locale e a distanza; per cui sono indicati controllo periodici specialistici otorinolaringoiatrici soprattutto nei pazienti con aumentati fattori di rischio quale l'età e l'utilizzo di tabacco e alcool. La terapia si avvale della chirurgia e della radioterapia. Il trattamento chirurgico dipende dalla localizzazione della neoplasia, dall'estensione e dalle condizioni generali del paziente.